ARES | Robotica autonoma per la nave estesa

Ares

Il progetto di Ricerca e Sviluppo ARES, finanziato dal MIUR nell’ambito del Programma PON Ricerca e Innovazione 2014 e 2020 - PNR 2015-2020 – Area di Specializzazione “Blue Growth” e coordinato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche in collaborazione con altri partner industriali e di ricerca, intende sviluppare un nuovo paradigma nel campo delle tecnologie marine: un sistema complesso, la nave con tutti i suoi sottosistemi (controllo, misura, ecc.), integrato con nuove tecnologie robotiche marine (un sistema cooperativo di droni sottomarini e di superficie), per estenderne flessibilità d’uso e missione e renderla operativa in diversi ambiti, tra cui interventi di emergenza per disastri ambientali, supporto al sistema Difesa, installazione e manutenzione di strutture per l’estrazione di energia dal mare, piattaforme off-shore, ecc…

L'ambizione del progetto è quella di incrementare la ricerca in ambito robotico alimentando un substrato di PMI in grado di sviluppare veicoli robotizzati, strumentazione e sensoristica marina, sistemi ICT, analisi e gestione dati, controllo e supervisione remota.

In particolare Geocart sta lavorando alla ricerca e messa a punto di una metodologia avanzata per la ricostruzione di ambienti e strutture complesse sottomarini attraverso l’aggregazione multimodale di dati acquisti da altri partner di progetto e provenienti da sistemi ottici (telecamere subacquee) e sistemi sonar (Side-Scan, Single-Beam, Multi-Beam) per la generazione di mappe DTM (Digital Terrain Model) del fondale sottomarino, unitamente a dati di orientazione e posizione delle piattaforme di acquisizione.

Partner del progetto: Consiglio nazionale delle ricerche (Soggetto Capofila), MAR.TE. S.C.A R.L., Università della CALABRIA, Next Geosolutions Europe S.p.A., Seastema S.p.A., DIAMEC Technology S.r.l., Geocart S.p.A., Consorzio Universitario per la Ricerca Socioeconomica e per l’Ambiente (CURSA), Università degli Studi di PALERMO, ApphiaS.r.l., Università degli Studi di GENOVA, Università degli Studi di ROMA "La Sapienza", Università degli Studi di BOLOGNA.

Periodo temporale: 2019 – 2022

OT4CLIMA | Tecnologie innovative di OT per lo studio del Cambiamento cLimatico e dei suoi IMpatti su Ambiente e territorio

OT4CLIMA

L’obiettivo generale del progetto OT4CLIMA, finanziato dal MIUR nell'ambito del Programma PON Ricerca e Innovazione 2014 e 2020 - PNR 2015-2020 – Area di Specializzazione “Aerospazio”, è quello di sviluppare nuovi strumenti di misura e nuove metodologie di Osservazione della Terra per fornire prodotti/applicazioni/servizi volti a migliorare le capacità di mitigazione degli effetti dei Cambiamenti Climatici (CC) alla scala regionale e sub-regionale.

Il progetto nasce dalla consapevolezza che gli impatti dei CC in atto sull'ambiente ed il territorio necessitano di essere meglio compresi, modellati ed osservati, anche alla scala locale e regionale al fine di porre in essere strategie di mitigazione appropriate ed efficaci. Esso prova a rispondere ad alcune delle sfide ancora aperte, individuate dalle principali iniziative internazionali (e.g CEOS WG Climate, GCOS) come Raccomandazioni ed Azioni per i prossimi anni come, ad esempio, l’utilizzo di nuove tecnologie di osservazione, l’osservazione di parametri climatici aggiuntivi nonché lo sviluppo di nuove tecniche di analisi (cfr. GCOS 2016 Implementation Plan).

OT4CLIMA, senza avere la pretesa di affrontare la problematica nel suo complesso, intende contribuire su specifici ambiti fenomenologici (ciclo dell’acqua e ciclo del Carbonio), parametri, osservabili e matrici ambientali.

Verranno in particolare studiati sia gli impatti a medio-lungo termine (es. stress vegetazionali, siccità) sia gli eventi estremi con dinamica evolutiva rapida (es. fenomeni meteorologici intensi, incendi) tentando una duplice innovazione tecnologica, di “prodotto” e di “processo”.

Il progetto, per esempio, renderà concreta la possibilità di misurare, con modalità e accuratezza senza precedenti, parametri atmosferici (per es. l’OCS, solfuro di carbonile) e superficiali (per es. il contenuto d’acqua dei suoli) cruciali nella determinazione del contributo della vegetazione al bilancio della CO2, proponendo al contempo soluzioni, basate sull'analisi e l’integrazione di dati osservativi acquisiti da piattaforme satellitari, avio-trasportate ed unmanned, per migliorare significativamente la capacità delle comunità locali di affrontare gli effetti dei CC a breve e lungo termine.

In particolare, nell'ambito dell'obiettivo realizzativo inerente i metodi OT avanzati per lo studio degli impatti climatici a breve termine e ai fini della caratterizzazione quantitativa degli incendi, Geocart sta lavorando alla ricerca e messa a punto di metodologie il più possibile automatizzate e, basate sull'utilizzo di dati lidar, per la stima delle biomasse disponibili pre-evento. L’area di studio è la Costa Ionica Lucana dove Geocart dispone di un archivio di dati multitemporali lidar ed ottici acquisiti con piattaforme aviotrasportate.

Il team di progetto è costituito da una solida partnership pubblico-privata con una forte presenza nel sistema della ricerca e dell’innovazione europeo e nazionale nel settore dell’Aerospazio.

Partner del progetto: Consiglio nazionale delle ricerche (Soggetto Capofila), CREATEC Scarl, SIIT S.c.p.a. Sistemi Intelligenti Integrati Tecnologie, Università degli Studi di TRENTO, Agenzia spaziale italiana, SURVEY LAB s.r.l., CO.RI.S.T.A. - COnsorzio di RIcerca su Sistemi di Telesensori Avanzati, Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, Università della CALABRIA, e-GEOS S.p.A., I.D.S. - INGEGNERIA DEI SISTEMI S.p.A., Università degli Studi della BASILICATA (UNIBAS), CIRA S.c.p.A. - Centro Italiano Ricerche Aerospaziali.

Periodo temporale: 2018 - 2021

OT4CLIMA

AOSTA DIGITALE | L' innovazione per la storia

AOSTA DIGITALE | L'Innovazione per la Storia

Il progetto Aosta Digitale, selezionato nell’ambito dell’appalto pre-commerciale promosso dalla Centrale Unica di Committenza della Regione Autonoma Valle d’Aosta per la valorizzazione del patrimonio culturale, offre un itinerario interattivo di scoperta e fascinazione della Città di Aosta in cui l’accesso al patrimonio culturale coincide con l’esperienza di esplorazione, indagine e comprensione dei luoghi ri-connessi in una relazione innovativa che non rinuncia al valore scientifico delle informazioni, ma le declina in un formato divulgativo per un target vasto di pubblico.

Sono due gli strumenti che Aosta Digitale offre all’utente fruitore: un videogame (un’applicazione interattiva sviluppata secondo i principi della gamification per conoscere Aosta a distanza) e l’applicativo “Mappa interattiva” che funge da “bussola” e da “lente di ingrandimento” per muoversi dentro Aosta e conoscere le principali bellezze culturali della città, anche seguendo suggestivi itinerari tematici.
I due strumenti, l’uno lo spin-off dell’altro, sono collegati dalla stessa trama, un vero e proprio motore emozionale dell’esplorazione, ispirata al Taccuino di viaggio di William Brockedon, pubblicato a Londra tra 1828 e 1829 con il titolo “Illustrations of the Passes of the Alps by which Italy communicates France, Switzerland and Germany”.

Lo strumento videogame serve a costruire a distanza un clima di affezione e curiosità attorno alla città, così da invogliare il visitatore a proseguire la scoperta raggiungendo fisicamente Aosta. Una volta giuntivi, con l’ausilio della mappa interattiva, l’utente potrà districarsi tra i siti d’interesse e accedere ad informazioni “aumentate” che faranno del percorso un’esperienza unica.

L’applicazione “Mappa interattiva” è il motore dell’esplorazione; la scoperta dei tesori culturali che la città racchiude viene garantita attraverso l’accesso a varie funzionalità e mediante la fruizione di contenuti, anche interattivi. Le tre tecnologie a cui si fa ricorso sono: Realtà Aumentata, Realtà Virtuale Immersiva e Audio 3D connesse tra loro.

Ma la tecnologia è solo il mezzo che sostiene lo svolgimento del viaggio di conoscenza, non il fine.
L’obiettivo finale è la conoscenza di Aosta ottenuta attraverso un itinerario complessivo di scoperta in cui le tracce presenti nei vari siti si intrecciano in una visione unitaria della città.

Partner del progetto: Geocart S.p.A. – Effenove s.r.l.s.
Responsabile scientifico del progetto: Archeologa Giordana Amabili
Consulente di Ricerca: Dipartimento di Matematica, Informatica ed Economia (DIMIE) dell'Università degli Studi della Basilicata (UNIBAS).

Periodo temporale: 2019 – 2020