SIMO | Sistema Integrato di MOnitoraggio applicato alla rete di trasporto GAS

SIMO

Il progetto “SIMO” (Sistema Integrato di MOnitoraggio: applicato alla rete di trasporto GAS) ha sfruttato l'opportunità offerta d un bando della Agenzia Spaziale Italiana finalizzato ad incentivare le PMI allo sviluppo di servizi di telerilevamento innovativi basati sullo sfruttamento dei nuovi dati satellitari quali i dati della costellazione COSMO-SkyMed.

L'obiettivo principale è consistito nella messa a punto di un Servizio di Monitoraggio alternativo per la rete di trasporto del gas metano basato sulla integrazione di dati telerilevati da aereo e da satellite.

I pericoli che ci si è prefissati di controllare sono, da una parte, le intrusioni di macchine di movimento terra (escavatori, ruspe, etc.) e dall'altra le perdite di gas dalle condotte interrate generalmente a circa 90 cm.
Per la rilevazione dei mezzi si è sviluppata una nuova tecnica di change detection per dati COSMO-SkyMed, innovativa perché permette di valutare in modo quantitativo la probabilità di falso allarme di intrusione.
Per la rilevazione della perdita di gas nel sottosuolo si è valutato con un esperimento apposito (Esperimento Prato) gli effetti negativi che essa comporta sulla vegetazione sita in superficie. L'esperimento ha permesso di misurare lo stress della vegetazione con un particolare processamento delle immagini iperspettrali multitemporali.

Periodo temporale: 2012 - 2015

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COSMO-SkyMed | Monitoraggio della stabilità del territorio

Monitoraggio della stabilità del territorio

Il progetto risponde ad un bando di Agenzia Spaziale Italiana che qualche mese dopo il lancio del primo satellite COSMO-SkyMed (avvenuto il 8 giugno 2007) finanziava i progetti più brillanti finalizzati a dimostrare applicazioni scientifiche e civili basate sullo sfruttamento delle innovative capacità di Osservazione della Terra del sistema COSMO-SkyMed.
Geocart nel 2005 sviluppava una procedura di elaborazione e un tool applicativo che permette la stima di movimenti verticali, lenti e continuativi con accuratezze dell'ordine di qualche millimetro per anno, grazie all'utilizzo di tecniche di interferometria differenziale avanzata dei dati satellitari SAR (Synthetic Aperture Radar), di quì una conseguenza naturale è stata la proposta di progetto per ASI che ha avuto l'obiettivo principale di adattare l'applicativo SLIDE all'utilizzo dei nuovi dati COSMO-SkyMed e come obiettivi secondari attuare una esperienza di rilevazione di velocità di spostamento su punti di misura certi quali i riflettori artificiali opportunamente progettati e sperimentati su siti test di interesse.

Le attività sono state caratterizzate da una prima fase di sviluppo e test delle procedure di SLIDE, modificate per l'utilizzo dei nuovi dati COSMO-SkyMed (acronimo di COnstellation of small Satellites for the Mediterranean basin Observation), i test site presi in esame sono state le città di Maratea e Lagonegro in Basilicata e un area di Roma, queste hanno rappresentato un buon banco di test in quanto già in precedenza erano state monitorate da Geocart e da altri centri di ricerca per la stima di eventuali movimenti deformativi utilizzando dati satellitari SAR differenti (p.es. ERS-1 ed ERS-2).
La seconda fase è consistita nell'applicazione del tool SLIDE adattato all'utilizzo di dati COSMO-SkyMed sulla città di Potenza e dintorni, sito in cui è stato sperimentato l'impiego di una rete di Riflettori Artificiali. Questi ultimi sono stati progettati in azienda e installati su differenti tipologie di superfici naturali e antropiche: terreni di differente tipo (p.es. argilloso, roccioso, sabbioso), orientamento, inclinazione e tetti piani di fabbricati.
I risultati del progetto sono stati: un aumento del know-how nell'ambito delle tecniche avanzate di interferometria differenziale che ha prodotto come risultato tangibile il nuovo SLIDE adatto all'utilizzo di dataset COSMO-SkyMed, il progetto di due tipi di Riflettori Artificiali a diedro e a triedro sperimentati sul sito di Potenza su un versante caratterizzato da una elevata pericolosità franosa e ultimo ma non di minore rilevanza l'esperienza applicativa del servizio di monitoraggio dei movimenti del territorio con i dati COSMO-SkyMed.
L'utilizzo di SLIDE con i dati COSMO-SkyMed rispetto all'utilizzo dei dati SAR antecedenti (ERS-1 ed ERS-2) permette la stima di movimenti verticali del territorio e delle infrastrutture su periodi temporali molto più limitati e una più completa e accurata stima grazie all'incremento significativo del numero di punti di misura naturali utilizzabili.

Periodo temporale: 2010-2012

ISTIMES | Integrated System for Transport Infrastructures Surveillance and Monitoring by Electromagnetic Sensing

ISTIMES

Il progetto ISTIMES, finanziato dall’Unione Europea e coordinato dal Distretto Tecnologico TeRN con la partecipazione di altri 8 partner Europei,ha previsto la realizzazione di un complesso sistema di sorveglianza e monitoraggio delle infrastrutture di trasporto basato su tecnologie di osservazione da satellite, da aereo ed in-situ, in grado di rilevare spostamenti e dislocazioni, fenomeni di degrado, cambiamenti delle condizioni chimico-fisiche dei materiali, difetti strutturali congeniti o indotti.

La specificità del progetto ha riguardato lo sviluppo di un sistema innovativo per il monitoraggio di infrastrutture civili di interesse strategico in aree ad elevato rischio naturale mediante l’integrazione di sensoristica elettromagnetica avanzata ed infrastrutture informatiche per la gestione e la condivisione dati a supporto delle decisioni in caso di emergenza.

Tra i vari casi studio analizzati nell'ambito del progetto, si fa menzione del monitoraggio condotto su due aree strategiche ricadenti in Basilicata e caratterizzate da un elevato rischio idrogeologico. Il primo sito monitorato si trova in località Varco d'Izzo dove sono presenti numerose frane a ridosso del più importante tratto autostradale della regione (SS 407 “Basentana”) e della vicina ferrovia. Il secondo sito è, invece, una piccola area della città di Potenza su cui ricade il “Ponte Musmeci”, un’importante infrastruttura di collegamento tra il centro della città e l’autostrada.
L’obiettivo del progetto è stato quello di individuare e definire tecniche appropriate di monitoraggio e caratterizzazione dei suoli e delle infrastrutture che utilizzino la sovrapposizione di informazioni multitemporali e multisensoriali.

Geocart, nell'ambito di tale studio, ha realizzato rilievi aerei con piattaforma multisensore integrata costituita da laser scanner, camera digitale, camera termica e un sistema di sensori iperspettrali.
La comparazione multi temporale dei DTM acquisiti con tecnologia lidar ha permesso di evidenziare le superfici e i volumi interessati dal movimento franoso. L’analisi dei dati iperspettrali, delle ortofoto, delle immagini termiche e dei dati lidar si è rivelata molto utile ai fini dell’identificazione delle caratteristiche delle aree soggette a rischi naturali e delle indagini finalizzate alla diagnostica delle infrastrutture.

Il progetto è stato approvato nell'ambito di un bando del VII Programma Quadro nei settori della Security e dell'ICT (Tecnologie dell’Informazione e delle Comunicazioni).

Partner del progetto: Consorzio TeRN (Soggetto Capofila), ElsagDatamat S.p.A., Dipartimento di Protezione Civile ed altri partner europei sia pubblici che privati (tra i quali si menziona la Lund University-Svezia, la Tel Aviv University-Israele ed il Laboratoire Central de Ponts et Chaussées-Francia).

Periodo temporale: 2009 - 2011